Mi presento
Ciao, mi chiamo Sergio Junior Franco (lo so, è strano, non farci caso) sono nato nel 1971.Già da piccolo uscivo da casa per vedere cosa ci fosse dietro a ogni angolo...
La mia missione
La mia missione è cercare luoghi diversi da quelli molto noti su cui ogni tipo di turismo si basa, rendere giustizia a questi luoghi ugualmente ricchi...
La mia filosofia
Lo Slow Life, per me è diventata una necessità, per guarire dalla frenesia della società moderna. Vivere lentamente, assaporando ogni momento...
La mia moto
Come quasi ogni ragazzo della mia generazione, il traguardo più bello a 14anni era avere il “motorino” per poi passare alla moto vera e propria.
Uno spirito nomade
Mi presento
Ciao, mi chiamo Sergio Junior Franco (lo so è strano non farci caso) sono nato nel 1971.
Da bambino uscivo da casa per vedere cosa ci fosse dietro a ogni angolo, avevo una crescente curiosità verso i posti sconosciuti.
Ero spinto dalla voglia della scoperta e negli anni è cresciuta, ma non potendo viaggiare e conoscere il mondo si trasformò in irrequietezza.
Quando vedevo una strada nuova mi chiedevo dove finiva e ci entravo.
Ho vissuto parecchi anni in modo sereno fino al 2006, quando un insieme di eventi che non sto qui a elencare mi hanno spinto a lanciarmi in un viaggio in solitaria con la mia moto del momento, avevo bisogno di prendermi del tempo solo per me, di “respirare” in tutti i sensi.
Mai scelta fu più sciagurata, nel senso buono del termine, dopo quel viaggio fatto alla buona, con le cartine e perdendomi più volte perché erano vecchie con una tenda, un materassino e la moto carica il mio istinto uscì con tutta la sua forza tormentandomi.
Quando rientrai, con un giorno di ritardo, fermo davanti al portone del garage e sceso dalla moto, la guardai e una voce dentro di me urlò: “Gira la moto e riparti”.
Non sono ripartito subito, troppe cose da sistemare, ora sono pronto, seguimi.
Alla costante ricerca di luoghi preziosi
La mia missione
La mia missione è cercare luoghi diversi da quelli molto noti su cui ogni tipo di turismo si basa.
Desidero rendere giustizia a questi luoghi che sono ugualmente ricchi.
Anche se prediligo luoghi poco conosciuti, non posso ignorare i siti famosi, sono tutti importanti e li unisco a quelli meno noti attraverso i miei itinerari.
Il mio secondo scopo è condurre il turista curioso che vuole comprendere meglio ciò che sta visitando, il suo valore architettonico, culturale, storico e spirituale.
La mia missione parte dall’Italia che ospita un grande numero di siti del patrimonio Unesco, alcuni poco visitati, poi allargherò i miei e i tuoi orizzonti anche fuori dal confine italico, andiamo.
Il concetto di Slow Life
La mia filosofia
Lo slow life per me è diventata una necessità, per guarire dalla frenesia della società moderna.
Vivere lentamente assaporando ogni momento della giornata è diventata la mia filosofia di vita, questo è molto importante perché migliora la qualità della vita.
Gli articoli che scrivo contengono un pizzico di Slow Life, visitare un qualsiasi luogo o sito richiede tempo, meglio spenderlo bene.
L'evoluzione nel corso degli anni
La mia moto
Come quasi ogni ragazzo della mia generazione, il traguardo più bello a 14anni era avere il “motorino” per poi passare alla moto vera e propria.
Qui di seguito puoi vedere con quali mezzi ho imparato a condurre un mezzo a due ruote, evolvermi e migliorarmi nella guida.
Per arrivare a ciò che conduco ora, non ci si può improvvisare piloti professionisti, con molta umiltà ci si mette in gioco e s’impara giorno dopo giorno, come diceva mio padre, camionista di lunghissimo corso e mai un incidente: ”Quando guidi impari sempre, ogni volta”, ciao papà.
Rizzato Califfo Deluxe
Ogni motociclista ha un mezzo di “inizio” e uno di “fine”, io iniziai con questo ciclomotore di 50 cc, altro non avevo e mi vergognavo quando mi trovavo con gli amici che avevano moto più belle, però era affidabile per cui mi andava bene.
Era di mia madre e lo prendevo in prestito ma volevo un mezzo tutto mio.
Garelli Ciclone 5 marce
Passarono circa due anni quando presi questo ciclomotore con cui imparai a usare il cambio, i primi rudimenti sulla manutenzione e come frenare.
Le mie prime uscite fuori porta, anche andando oltre i 40 Km di distanza, non so se era coraggio oppure incoscienza, ma sono sempre ritornato a casa.
Dopo averlo venduto mi resi conto che andare in auto non era così pratico, tornai alla ricerca di un’altra moto.
Piaggio Vespa ET3 125
Un anno e mezzo circa di totale piacere di guida, usata per fare di tutto, andare al lavoro, uscire con gli amici e tanti giretti lunghi o brevi, ma non era mia, mi fu prestata.
Grazie a lei, comunque, ho cominciato a comprendere meglio cosa vuol dire andare in moto, a mantenere un certo ritmo e non andare in giro sperando che le cose vadano sempre bene.
Suzuki DR 600 S
Era una moto “vera”, con lei feci la mia prima ascesa sullo Stelvio.
Con essa iniziai a fare dei veri viaggi a lungo raggio, in circa 4 anni la portai a 100.000 km, totalmente diversa dalla vespa.
Qui imparai sulla manutenzione, le basi fondamentali e a condurre una moto che pesa intorno ai 150 kg, insomma, con questa mi sono fatto le ossa in vista di una moto molto più pesante e impegnativa
BMW R 1200 GS std
Avevo capito che il motore migliore, per fare dei viaggi come li ho intesi io (senza autostrada e scegliendo anche strade sterrate) fosse un bicilindrico, così scelsi la R 1150 GS.
Non acquistai la serie 1150 perché stava uscendo la serie 1200, fui rapito dall’estetica accattivante della nuova versione e da un peso minore.
Con lei il mio primo viaggio in solitaria e molta strada in circa 3 anni ma qualche problema di troppo mi spinse a venderla.
BMW R 1150 GS ADV
Decisi che la serie 1150 sarebbe stata la mia scelta, era collaudata, affidabile e poi era un modello azzeccato in ogni senso.
E’ una moto pesante (è chiamata anche “ghisa”) in questa foto è come la vidi in un annuncio, fu amore a prima vista.
Mi studiai la moto in modo molto approfondito, volevo conoscere e scoprire tutto quello che si poteva sapere.
In questo momento viaggio con questa e le soddisfazioni che da non mi spingono a cercare un modello più moderno.