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Prima di parlare del museo è doveroso descrivere brevemente chi è Guido Fisogni.
È un uomo che ha saputo reinventarsi nel mondo del lavoro, ha creato un’azienda che nei decenni a seguire si ampliò fino a occupare molte persone.
L’attività consisteva nel costruire nuove stazioni di servizio, nel far manutenzione o sostituire le pompe di carburante con modelli più recenti.
Al posto di demolire le vecchie pompe fu deciso di ripararle e rimetterle a nuovo.
Il museo contiene la più grande collezione di pompe di carburante, insegne, arnesi, oggetti e giocattoli correlati con il mondo del rifornimento degli autoveicoli nel mondo.
I pezzi sono così tanti (oltre 6000) che gli è stato riconosciuto anche il Guinness World Record il 1° marzo del 2000.
Il Museo
Il museo è all’interno di una palazzina di corte, entrando s’incontrano le prime e rudimentali pompe di carburante, l’ingresso non è a pagamento ma è gradita un’offerta libera.
Il tempo di visita può andare da un’ora circa a oltre due se si vuole scoprire molto della storia degli oggetti esposti. Il signor Guido non si risparmia sui vari aneddoti che sono nati durante la raccolta dei pezzi in esposizione.
Il giro è ben organizzato, segue un ordine temporale, per cui ad ogni passo verso l’interno si assiste come l’industria petrolifera è evoluta davanti a una sempre maggiore e pressante domanda di energia.
Ma non si parla soltanto delle pompe di carburante, ci sono numerosi fusti per il trasporto dei lubrificanti, attrezzature per le officine, piccoli e grandi compressori per il gonfiaggio degli pneumatici, insegne e cartelli di tutti i tipi.
Tra i più importanti pezzi della collezione spicca il distributore più vecchio, un modello svizzero del 1892.
Sono tutti pezzi unici, tra questi spiccano la “colonnina” della Regina d’Inghilterra, la pompa di benzina costruita sui dettami di Benito Mussolini con la sagoma inconfondibile che richiamava il Fascio littorio.
La visita prosegue con non poche sorprese, in un salone è stato posto un tavolo aziendale; dove Guido Fisogni e i suoi collaboratori si riunivano per affrontare i problemi che ogni impresa incontra sul suo cammino.
Il tavolo ha una grossa vetrina che fa da contenitore a una vasta gamma di giocattoli dedicati al mondo del trasporto su gomma, con modellini di automobili, camion, stazioni di servizio e altro.
Proseguendo il giro si giunge in un corridoio dove si può ammirare la cura e l’attenzione per i particolari nella costruzione delle colonnine di rifornimento, nulla era lasciato al caso, ogni pompa trasmetteva chiaramente il suo messaggio al cliente.
Non potevano mancare gli estintori, dove c’è un pericolo potenziale deve esserci anche uno strumento per combatterlo, qui si può capire quanto si sono evoluti questi strumenti di primo intervento.
Unica anche la raccolta di disegni tecnici originali e gli schemi ritratti nei minimi dettagli degli impianti.
La sede del museo ospita manifestazioni, raduni di appassionati di auto e moto d’epoca e altre forme di aggregazione.
Il salone
Durante la ristrutturazione è stato ricavato un grande salone al piano superiore dove è possibile organizzare eventi, ricevimenti e altro; è stato allestito anche uno spazio per le società di catering nel caso di banchetti.
Anche qui si respira un pizzico di storia, in una camera attigua al salone c’è una piccola collezione di automobiline a pedali in metallo, pezzi unici, è una raccolta di un amico del Fisogni, il signor Paolo Frigerio.
Il cortile
Il cortile interno fa da cornice a una vastissima gamma di cartelloni e insegne delle compagnie petrolifere, tutti rigorosamente appesi sui muri di tutto il perimetro.
C’è un espositore dove il Fisogni ha raccolto le matrici per lo stampaggio delle insegne in plastica di alcune compagnie petrolifere.
Durante la visita mi ha raccontato che riceve spesso rappresentanti dei marchi che ha nel museo, perché alcuni pezzi non li hanno nemmeno loro e vorrebbero completare il museo aziendale, ovviamente non è possibile smembrare la collezione; così il signor Guido si vede costretto di rifiutare le offerte.
Sempre nel cortile c’è un pezzo di storia motociclistica italiana, un esemplare di mulo meccanico della Moto Guzzi: era un mezzo militare progettato e costruito per il corpo degli Alpini prodotto negli anni 60’, attualmente è proprietà del Museo della motocicletta Frera di Tradate, ma a causa del suo peso e ingombro ha trovato riparo nel museo Fisogni.
Breve storia
La raccolta iniziò nel 1961 a Palazzolo Milanese, vicino a Milano dove era sita l’azienda, fu dichiarato museo nel 1966.
Il trasferimento a Tradate fu una scelta forzata, dopo aver ceduto l’azienda ad una società di Firenze la collezione doveva essere riposizionata.
Prima del trasferimento fu pianificata un’attenta opera di ristrutturazione dello stabile, il tutto documentato in una galleria fotografica appesa su una parete del museo.
Dal 2015 il Museo Fisogni della stazione di servizio è ufficialmente a Tradate.
La struttura è anche parte di una delle tappe dei circuiti di visita di ”Varese terra di moto”, associazione che ha lo scopo di promuovere il territorio varesino per chi fa mototurismo.
Il museo è anche accessibile per chi è portatore di handicap, con rampe di collegamento tra le varie sale e un ascensore per raggiungere il piano superiore, buona visita!
Si ringrazia la persona di Marco Mocchetti (curatore della sezione collaborazioni e eventi del museo) per la revisione e la stesura definitiva del testo, per il materiale fotografico e per la traduzione in inglese dell’articolo).
Come raggiungere il Museo Fisogni della stazione di servizio
Indirizzo: via Giacomo Bianchi, 25/b – 21049 Tradate (VA).
Come Arrivare da Varese:
Prendere la S.S. 233 fino alla rotatoria che incrocia via Bianchi, puntare verso il centro, il museo Fisogni è 50mt dopo la rotonda.
Come Arrivare da Milano:
Autostrada A8 direzione Varese, uscita A36 Lentate sul Seveso – S.S.35 dei Giovi, uscita Mozzate – Cislago, prendere per Mozzate Cislago, alla rotonda svoltare a destra per Cislago, proseguire sulla Via Como e poi Via Gorla fino all’incrocio con la S.S. 233, svoltare a sinistra e proseguire per 6Km fino alla rotatoria per il centro di Tradate.
Coordinate G.P.S.: 45°42’46.9″N / 8°54’04.5″E
Gallery
Orari di visita
Ogni giorno: Per prenotare scrivere a: (email fisogni@museo-fisogni.org; tel. EN +39 371 3354715, IT + 39 335 6777118)
Tutte le domeniche: 09.00 – 11.00 a.m.
Email: fisogni@museo-fisogni.org
In inverno l’apertura è solo su prenotazione.
Link correlati
- Museo Fisogni Della Stazione Di Servizio
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- Galleria fotografica Museo Fisogni della stazione di servizio
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